Carissimi amici, il Signore è veramente risorto! Alleluia, alleluia, alleluia! Alla fine del nostro percorso quaresimale, noi Kemkogi, abbiamo cercato di donare l’esultanza pasquale a quanti vivono situazioni di degrado, di abbandono, di sofferenza. Felici di annunciare il gaudio pasquale, l’augurio di “Buona Pasqua” non è per noi un augurio abituale o formale, ma trova il suo senso pieno nella forza di Gesù risorto. Sì, perché se celebrare la Pasqua significa “passaggio” e non “ritorno” (san Bernardo), allora la letizia pasquale deve raggiungere tutti gli stadi della vita, recando quel fermento restauratore di giustizia e di carità. Tutti, quindi, siamo chiamati a essere quell’alba pasquale che irradia il mondo di una nuova primavera di speranza, perché la Pasqua non segna semplicemente un evento storico, ma l’avvio di una nuova condizione: Gesù risorto in noi che ci ha aperto una nuova via tra la terra e il Cielo. Durante la veglia pasquale abbiamo esultato il trionfo della vita sulla morte, “morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello: il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa” (sequenza pasquale). Questa è la novità! Una novità che cambia l’esistenza di chi l’accoglie. Tutto questo, amici carissimi, è stato realizzato anche grazie al vostro contributo. Ed è per questo che vogliamo dirvi grazie per il vostro apporto, attraverso il quale possiamo raggiungere il cuore di molte persone, entusiaste e assetate ad accogliere il definitivo trionfo della vita. Non solo voi ci incoraggiate a metterci a disposizione degli ultimi, ma ci donate quel respiro capace di alleviare le fatiche, ci rincuorate nei momenti di scoraggiamento… Continuate, amici, a sostenere la nostra disponibilità, la nostra volontà, a essere servi fedeli dell’amore del Signore. Purtroppo, molti paesi del nostro continente africano, sono ancora tormentati per i crudeli conflitti, aumentando sempre più il numero di persone che finiscono preda della fame, della povertà, della malattia…, strascichi del vecchio dominio della morte sull’uomo e sul mondo. Se mediante la Pasqua, infatti, Cristo ha estirpato la radice del male, c’è sempre bisogno di uomini e di donne di buona volontà che in ogni tempo e luogo lo aiutino ad affermare la sua vittoria con le sue stesse armi: le armi della misericordia, del perdono e dell’amore. Uniti, allora, in questa nobile a alta missione, auguriamo un fecondo rinnovamento pasquale a ognuno di voi e ai vostri cari. I kemkogi.