Lo sport è indubbiamente una delle manifestazioni di aggregazione sociale più rilevanti e, se vissuto integralmente nei suoi valori, può comunicare ulteriormente valori alti e profondi. Sì, perché il senso di fratellanza, l’onestà, l’appartenenza a un’equipe, sono tutti elementi utili che favoriscono la costruzione di una società più a misura d’uomo. Carissimi amici, il Signori vi doni la Sua pace! Quest’oggi, vorrei condividere con ciascuno di voi, la felicità che abbiamo regalato ai giovani che rappresentano la nostra parrocchia nel nostro semplice campionato di calcio. Questa felicità è dovuta alla generosità di una giovane coppia del mio paese, la quale, prima della mia partenza per il Ciad, ha aperto il loro cuore per sostenere i piccoli ma significativi progetti, che noi frati cappuccini portiamo avanti quotidianamente, a favore del popolo ciadiano. Attraverso il loro generoso e nobile gesto, abbiamo potuto acquistare una serie di palloni da calcio, utili per gli allenamenti e le partite. Come fraternità locale, abbiamo pensato bene di permettere ai nostri ragazzi, attraverso l’acquisto dei palloni, di ritrovarsi insieme, per favorire sempre più i lavori di gruppo. Sono tanti, infatti, le persone che prendono parte, anche solo guardando le partite, a questo evento sportivo. Non importa il ruolo che si deve ricoprire, l’importante è vivere la fraternità, la pace, la bellezza dello stare insieme, apprendere la nobile arte dei grandi valori della vita, il rispetto della dignità umana, il gioire o soffrire per un goal. Il fairplay ci fa contemplare quell’orizzonte umano fatto di scambi e di incontri. Fondamentale, quindi, è offrire la possibilità di una serena distensione, il piacere naturale dello svago e la ricerca della mutua solidarietà. Certo, il calcio da solo non può risolvere tutti i fenomeni di violenza, conflitti, ingiustizie, corruzione…che sono nel mondo, ma può indubbiamente contribuire alla edificazione del Regno di Dio, Regno di verità, di santità, di giustizia, di pace e di fraternità. Concludo, allora, questo breve articolo, con un insegnamento del Concilio Vaticano II, precisamente del testo conciliare Gaudium et Spes, che al numero 61 recita: “Gli esercizi e le manifestazioni sportive . . . giovano a mantenere l’equilibrio dello spirito anche nella comunità e offrono un aiuto per stabilire relazioni fraterne fra gli uomini di tutte le condizioni, di nazioni e di stirpi diverse”. Che la protezione della Vergine Maria, Madre di Dio e Madre nostra, e del nostro caro padre Pio, ci aiutino a saper ben giocare la partita della vita! Il vostro fr. Antonio Di Mauro.