Un aiuto alle scuole del Ciad

Recentemente il nostro giovane frate missionario fr. Antonio Di Mauro ha condiviso la notizia di un’iniziativa di raccolta di materiale didattico per le scuole presenti nel territorio della nostra missione in Ciad, grazie all’aiuto di alcuni amici benefattori legati ai nostri conventi qui in Italia. I direttori, i professori e i vari responsabili hanno espresso il loro ringraziamento con delle lettere che abbiamo il piacere di pubblicare. Lodevole anche lo sforzo di comunicare in lingua italiana da parte di queste persone che ogni giorno portano avanti il loro lavoro con tutto l’entusiasmo possibile per il bene dei bambini, futuro del Paese. Fin dall’inizio l’opera dei nostri missionari non è stata legata solo all’annuncio del Vangelo, ma anche alla promozione umana. In questi lunghi anni con tanta fatica sono state costruite delle scuole cattoliche in tutti i nostri centri missionari in Ciad e in Centr’Africa. Dove non è arrivato lo Stato ad assicurare le strutture, là si sono impegnati i nostri fratelli, soprattutto nei villaggi periferici e difficilmente raggiungibili. Attualmente le scuole statali sono presenti nei centri urbani più popolati, fatta eccezione per qualche zona decentrata. Seppur con problemi di personale, di materiale didattico e di manutenzione delle strutture si cerca di portare avanti i programmi scolastici nelle classi primarie e secondarie, e nei licei dei grandi centri come Baibokoum e Gorè. Se nelle città c’è un normale andamento didattico con i vari programmi scolastici portanti avanti dai professori alla costante presenza degli alunni, nelle periferie il discorso cambia notevolmente. Proprio in questo ambito s’inserisce il lavoro dei nostri missionari, che lungo il corso di questi anni si sono preoccupati dell’alfabetizzazione costruendo nuove strutture e aiutando le famiglie più povere a mandare i loro figli a scuola. Nei luoghi più remoti anche una capanna e un cerchio d’auto a far da campanella hanno fatto la differenza. Il ricevere aiuti grazie a queste iniziative di beneficenza rappresenta una spinta a non scoraggiarsi e ad andare avanti, perché la formazione culturale non solo è un diritto di tutti, ma è anche la base per il futuro delle nuove generazioni. Alleghiamo a questo breve articolo anche alcune foto scattate nelle scuole dei centri urbani di Baibokoum e Gorè, e nelle periferie di Bebanassa, Bam e Dobiti, più che mai eloquenti.


Categoria news data: 10-04-2020

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